La mia sfida per una Toscana che torni a correre
Ho deciso di accettare la candidatura al Consiglio regionale della Toscana con Forza Italia.
È stata una scelta che nasce dal senso di responsabilità verso la mia comunità e dal desiderio di portare in Regione una visione diversa: liberale, pragmatica, concreta.
Non mi accontento di una Toscana che resta ferma. Io voglio una Toscana che torni a correre.
Una sanità efficiente e davvero al servizio dei cittadini
Ogni giorno incontro persone che mi raccontano la stessa storia: mesi e mesi di attesa per una visita, esami rinviati, reparti sotto pressione.
E so bene cosa significa: chi ha possibilità paga due volte, chi non può resta indietro.
La sanità non può essere una lotteria. Deve tornare a essere un diritto universale, funzionante ed efficiente.
Per questo penso che serva valorizzare le eccellenze pubbliche e allo stesso tempo aprire a una vera collaborazione con il privato, in un sistema che garantisca libertà di scelta, qualità delle cure e tempi certi.
Infrastrutture moderne per una Regione che guarda avanti
La politica si misura anche da ciò che costruisce. E sulle infrastrutture la Regione ha fallito.
La FI-PI-LI è oggi una delle arterie più pericolose e congestionate d’Italia: niente corsie di emergenza, asfalto deteriorato, limiti obsoleti.
Io credo che serva una strada più sicura e moderna, con terza corsia, svincoli adeguati e tempi di percorrenza competitivi.
Non è solo una questione di viabilità: è una questione di giustizia territoriale. Pisa, Livorno, la Valdera, il Cuoio, tutta la Toscana occidentale hanno diritto a collegamenti all’altezza.
Un sistema aeroportuale competitivo
Ogni giorno incontro persone che mi raccontano la stessa storia: mesi e mesi di attesa per una visita, esami rinviati, reparti sotto pressione.
E so bene cosa significa: chi ha possibilità paga due volte, chi non può resta indietro.
La sanità non può essere una lotteria. Deve tornare a essere un diritto universale, funzionante ed efficiente.
Per questo penso che serva valorizzare le eccellenze pubbliche e allo stesso tempo aprire a una vera collaborazione con il privato, in un sistema che garantisca libertà di scelta, qualità delle cure e tempi certi.
Una sanità efficiente e davvero al servizio dei cittadini
C’è un punto che voglio chiarire con forza: il Galilei non è solo l’aeroporto di Pisa.
Il Galilei è l’aeroporto della Toscana. È lo scalo che serve l’intera Regione, la porta d’accesso internazionale che dobbiamo rafforzare.
Io voglio un aeroporto che cresca, che integri voli low-cost e rotte legacy verso le grandi capitali europee e mondiali.
Solo così possiamo sostenere turismo, università, export e il nostro tessuto imprenditoriale.
Ridurre il dibattito a una sterile contesa campanilistica tra Pisa e Firenze significa condannare la Toscana a restare indietro.
Imprese, lavoro, libertà
La Toscana può ripartire solo se ripartono le imprese.
Oggi invece la sinistra ha costruito un sistema che tassa troppo e lascia troppa burocrazia.
Io penso che serva il contrario: meno tasse, meno lacci e lacciuoli, più libertà economica.
Perché solo chi produce ricchezza può creare occupazione e futuro.
Perché mi candido
Mi candido perché credo che la Toscana abbia un potenziale straordinario, ma oggi bloccato da ideologia e immobilismo.
Il presidente Giani, stretto nel cappio suicida dei suoi amici-nemici interni e degli alleati dell’ultrasinistra di AVS e M5S, non potrà che spostarsi sempre più a sinistra.
Io invece credo in una Toscana che cresce, che guarda avanti, che torna competitiva.
La mia sfida è semplice: restituire alla nostra Regione efficienza, libertà e sviluppo.
Perché la Toscana merita molto di più.
