A SAN GIULIANO TERME SERVONO INTERVENTI IMMEDIATI SUL RETICOLO IDRICO PER EVITARE NUOVI ALLAGAMENTI
Comune, Acque Spa e Consorzio di Bonifica redigano entro 30 giorni una mappa dei punti critici e un cronoprogramma operativo.

Con l’arrivo delle piogge autunnali, San Giuliano Terme rischia di rivivere gli allagamenti degli scorsi anni. Ho chiesto che il Comune, insieme ad Acque Spa e al Consorzio di Bonifica, presenti subito una mappa dei punti critici e un cronoprogramma degli interventi, con la massima trasparenza verso i cittadini. Da mesi la consigliera Elisabetta Mazzarri porta questo tema all’attenzione dell’amministrazione, ma adesso servono azioni concrete.
Il rischio degli allagamenti a San Giuliano Terme
Ogni anno il reticolo idrico minore di San Giuliano Terme diventa una fonte di preoccupazione per famiglie e attività commerciali. Fossi ostruiti, caditoie intasate e tratti tombati non manutenuti rendono il territorio vulnerabile anche a precipitazioni di breve durata. Bastano venti minuti di pioggia intensa per mettere in ginocchio interi quartieri. Non possiamo più permettere che i cittadini vivano con l’ansia di allagamenti a ogni temporale: servono risposte immediate e programmate.
La mia richiesta: mappa, cronoprogramma e trasparenza
Ho chiesto che entro 30 giorni il Comune, insieme ad Acque Spa e al Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, pubblichi una mappa aggiornata dei punti critici del reticolo idrico e un cronoprogramma degli interventi. Sfalci, spurghi e videoispezioni devono essere pianificati con priorità precise. Inoltre, è indispensabile che ogni mese venga pubblicato un report online, così che i cittadini possano verificare lo stato dei lavori e la serietà degli impegni presi.

L’impegno di Elisabetta Mazzarri sul tema
Il problema del reticolo idrico non nasce oggi. La consigliera civica Elisabetta Mazzarri ha più volte denunciato l’inerzia dell’amministrazione e la gestione inadeguata di fossi e caditoie. Dopo il temporale del 2 agosto, che ha causato allagamenti diffusi, ha parlato di «emergenza strutturale e sistemica». Già a maggio aveva segnalato la mancata risposta a una sua interrogazione protocollata oltre 200 giorni prima, definendo «inaccettabile» il silenzio dell’amministrazione (Cascina Notizie). Il suo lavoro testimonia che la questione è nota da tempo, ma ancora irrisolta.
Le misure tecniche necessarie per la sicurezza
Non basta intervenire solo in emergenza. Serve un piano strutturato che comprenda la pulizia sistematica delle caditoie, la rimozione delle ostruzioni, spurghi periodici e sfalci regolari. Nei tratti più critici vanno realizzate videoispezioni, valutata la separazione tra acque bianche e nere e, dove necessario, installate micro-casse di laminazione. Questi interventi, di ordinaria amministrazione, possono prevenire danni enormi e garantire sicurezza a famiglie, attività e infrastrutture.
Basta rinvii: servono fatti
Sul reticolo idrico di San Giuliano Terme si discute da oltre un anno, ma i cittadini continuano a subire disagi e rischi. Grazie al lavoro in Consiglio comunale e alle denunce della consigliera Mazzarri il tema è oggi ben conosciuto, ma non è più il tempo delle parole. È il momento dei fatti: un piano operativo chiaro, verificabile e condiviso. L’acqua deve scorrere, non allagare i nostri quartieri.

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